Quaresima… di Parola: Martedì 15 marzo
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Vangelo di oggi
Dal Vangelo di Giovanni (8,21 -30)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu chi sei?» . Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare,; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Uno spunto per riflettere
“Tu chi sei?”? Nonostante siano già passate 4 settimane di quaresima?, anni di catechismo? e di formazione?, anche noi spesso continuiamo a chiedere a Gesù: “Tu chi sei?” (tradotto in parole povere: “Chi ti conosce?! Cosa vuoi dalla mia vita?”). Eh si, molte volte è come se non lo conoscessimo o meglio non lo capissimo fino in fondo?. Perché quando Gesù parla apertamente del peccato, del nostro peccato, ci sentiamo messi a nudo e disarmati; e questo ci fa paura?. Allora diventiamo campioni di menzogna e di scaricabarile e iniziamo a razionalizzare e giustificare le nostre azioni. “Ho fatto questo, MA perché lui…”, “Mi sono comportato così, MA perché lei…”. In realtà basterebbe ricordarci che il Padre ci conosce “fin dal seno materno” ?e che nulla Gli è nascosto della nostra vita. Con molta umiltà e un pizzico di coraggio dovremmo ammettere: “Signore, sono il solito fariseo e me ne vergogno, converti il mio cuore!”?❤️. Allora cosa decidiamo? Riconosciamo la nostra povertà e fragilità abbandonandoci all’Amore del Padre o decidiamo di far inaridire la nostra vita a causa del nostro orgoglio e della nostra superbia⁉️