Quaresima… di Parola: Venerdì Santo – 25 marzo
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Vangelo di oggi
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19, 25-42; non è tutto il Vangelo che sarà proclamato questo pomeriggio)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
Uno spunto per riflettere
La tua umanità, sulla croce, è sorprendente Gesù. ? Forse perché nella mia mente uno che è Dio non soffre. E invece, leggendo questa pagina di vangelo, mi rendo conto ogni volta che la tua morte ??? è uguale a quella di ogni figlio di Dio. Sofferente, con tutto il dolore per il distacco dalle persone alle quali si è voluto bene, sei preoccupato solo di cosa faranno ora i tuoi senza di te. Affidi tua madre a Giovanni, in modo che lei diventi la madre di tutti i tuoi amici, ma anche di tutti noi. E Giovanni sia un po’ il tuo erede, come tutti noi. Chiedi da bere? e chini il capo. ? Pieghi la testa come ti sei piegato al volere del Padre perché sapevi che questo abbandono obbediente era per il bene di quella stessa umanità che ti ha voluto crocifiggere. Mi lascia sempre senza parole ? questa morte perché anche io sono figlio di Dio ma non riesco ad abbandonarmi a lui ? a volte neanche per le scelte più piccole. Mentre tu… beh tu hai fatto molto di più.
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